Intestazione CineCiclo 2017 Uomo Ambiente Società #rigeneriamoci

Di fronte ai cambiamenti sociali, economici e culturali in corso, la sfida che ci attende è ripensare il modello di  sviluppo in chiave di sostenibilità ambientale ed utilità sociale, a partire dall’esistente. Parliamo di “rigenerazione”, declinata in tanti ambiti, per favorire l’integrazione e la cooperazione, puntare sull’innovazione, costruire reti di inclusione, inventare nuovi spazi collettivi.

Cosa intendiamo in concreto? Ad esempio rigenerazione urbana, per recuperare il patrimonio esistente e avviare il risanamento ambientale; rigenerazione dei territori, per trovare nuove opportunità di occupazione compatibili con l’ambiente, promuovere l’agroecologia e risolvere il rischio idrogeologico; rigenerazione industriale, per reinventare, in chiave sostenibile, prodotti,  servizi, e  riorganizzare il sistema energetico del paese;rigenerazione dello stile di vita, che si concretizza in un nuovo modo di soddisfare i bisogni attraverso nuove modalità, come la condivisione (sharing economy);rigenerazione sociale, per perseguire modelli sociali che coinvolgano sempre più attivamente la cittadinanza, favoriscano la partecipazione, l’integrazione e, in ultima analisi, offra percorsi di realizzazione delle persone e di riduzione alle diseguaglianze, rigenerando le nostre comunità; e si potrebbe proseguire…

 

Rigenerazione è pertanto il filo conduttore della prossima rassegna, essendo al tempo stesso un modo di porsi, un’ottica da cui osservare quanto accade, un orizzonte verso cui tendere. Attraverso la proposta di film selezionati possiamo così svelare, raccontare e approfondire il cambiamento che vogliamo.

Martedì 31 gennaio, sala Barchessina, ore 21.00

BANDIZA storie venete di confine – di Alessio Padovese – docufilm 2016 – 115’

Un’incalzante testimonianza delle tante storie di inquinamento, degrado ambientale, cementificazione incontrollata, consumo di suolo presenti in tutte le province del Veneto. Una preziosa occasione di riflessione sulle politiche di gestione del territorio degli ultimi decenni, che ci toccano da vicino, spesso determinate dalla logica del profitto e dalla corruzione. Una scossa salutare per prendere consapevolezza dell’impossibilità di continuare a perseguire uno sviluppo slegato dal concetto di sostenibilità ambientale e gettare le basi per una cosciente riconversione – rigenerazione.

Interviene il regista.

 

 

Sabato 18 febbraio, sala Polivalente RIAB, ore 19.30

Aperitivo di benvenuto

DERT – di Mario e Stefano Martone – docufilm 2016 – 62’

A vent’anni esatti dai tragici avvenimenti che hannosconvolto la Bosnia, DERT si muove nei luoghi della memoria di un paese segnatodalla guerra ma non è un racconto di vittime o di dolore. E’ la testimonianza di unastraordinaria esperienza collettiva fondata sulla dignità e sul lavoro. Unesempio di convivenza a dispetto di tutti i nazionalismi.

A seguire: buffet conviviale autoprodotto

Presentazione del libro “Alexander Langher – una buona politica per riparare il mondo” con l’intervento del prof. Gianni Tamino.

 

 

Lunedì 13 marzo, sala Barchessina, ore 21.00

SONO COSA NOSTRA – di Simone Aleandri- docufilm 2016 – 50’

C’è un’Italia che combatte le mafie, quotidianamente e in silenzio. Una marea di giovani, riuniti in associazioni e cooperative sociali,che gestiscono i beni confiscati alla criminalità e sottraggono ai boss lo strumento del consenso. A vent’anni dall’approvazione della legge 109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, il documentario mette in luce storie di speranza, di corresponsabilità, di chi si rimbocca lemaniche e ogni giorno semina e costruisce percorsi di legalità e giustizia sociale. Un viaggio itinerante, da Nord a Sud, attraverso le facce e le voci di quanti operano sul territorio, sui quei beni che rappresentano il segno del riscatto di un’Italia civile, onesta e coraggiosa.

In collaborazione con LIBERA – associazioni nomi e numeri contro le mafie – coord. di Padova 

 

 

Sabato 1 aprile, sala Barchessina, ore 19.30

Aperitivo di benvenuto

CONTROMANO – di Stefano Gabbiani – docufilm 2015 – 75’

Un viaggio in bici e sulle bici, nell’arco ideale di unagiornata, dall’alba alla notte, tracciando gli orizzonti di Torino, emblema dicittà post-industriale: speranze e grandi opportunità per reinventarsi,accompagnate alle difficoltà di chi arranca con fatica.La storia di due piccole ciclofficine aperte direcente a Torino, e delle persone che vi lavorano: persone che grazie alla bicicletta stanno vivendo la concreta possibilità di reinventarsi, come inparte accade alla loro città, e che, pur provenendo da storie e mondi moltodiversi tra l

A seguire: buffet conviviale autoprodotto

Interviene il gruppo CICLOfficina di Legambiente Limena.

 

 

Lunedì 10 aprile, sala Barchessina, ore 21.00

I CUSTODI DELL’ACQUA – di Giulio Squarci – docufilm 2015- 60’

Il tempo della Carnia, remota area delle Alpi Orientali,sembra procedere assopito nella ciclicità del ritmo della natura. L’intervento sullerisorse idriche locali, dettato da interessi economici esterni, smuove il sensodi attaccamento al territorio della popolazione locale, che attraverso una miterivoluzione di provincia riuscirà a riconnettere le proprie istanze a quelledel movimento che si oppone alla privatizzazione della gestione del servizioidrico sfociato nel referendum italiano del 2011. Due donne di generazionidiverse raccontano l’impercettibile intreccio tra l’atavico amore per ilterritorio, il riemergere di una solidarietà apparentemente dimenticata e unidealismo tenue nutrito dal respiro della natura stessa.

Interviene il regista.

 

 

Sabato 13 maggio, sala Barchessina, ore 19.30

Aperitivo di benvenuto

BIORESISTENZE testimoni di un impegno – di Guido Turus – docufilm 2015 – 45’

Il racconto di quell’agricoltura che, quotidianamente, s’impegna per la difesa del bene comune suolo: aziende e cooperative agricole che, anche senza rendersene conto, con il loro lavoro rispettano l’ambiente, curano e disegnano il paesaggio, costruiscono comunità attorno a loro, promuovono inclusione sociale.Il lavoro agricolo vissuto come frutto di una scelta e di un’assunzione di responsabilità nei confronti del presente e del futuro di tutti, esperienze agricole che praticano resistenza alle forme di illegalità, resistenzaall’uniformazione, sia culturale che alimentare, resistenza alla violenza concui vengono trattate e gestite le risorse naturali, resistenza alla scomparsadelle biodiversità.

A seguire: buffet conviviale autoprodotto

Interviene il regista.

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